Sofferenza per il settore crypto dopo le recenti salite
Settimana negativa quella appena trascorsa per il settore delle cripto. Vanificata buona parte della salita partita dai minimi di giugno in zona €17.000 che aveva recentemente portato bitcoin (BTC) in zona €24.500 e addirittura ether (ETH) vicina a €2.000, dopo aver toccato minimi in zona €850, con un gain di oltre il 100% conseguito in meno di due mesi.
La discesa settimanale si è arrestata rispettivamente in zona €20.700 e €1.500 e una serie di indicatori e di numeri non mostrano segni di ottimismo.
L’RSI settimanale sta ancora seguendo una linea di resistenza discendente e non si è ancora mosso sopra 50, convalidando il trend al ribasso, il quale ha inoltre trovato rinnovata forza dalle liquidazioni di posizioni long avvenute nella giornata del 19 agosto per un totale di 562 milioni di dollari, di cui 210 milioni di dollari nel mercato BTC e 208 milioni di dollari nel mercato ETH in 24 ore.
Anche il totale delle liquidazioni long in altre altcoin è ragguardevole tanto d’aver raggiunto i 144 milioni di dollari. Il motivo è il crollo della struttura di prezzo al rialzo del bitcoin e il suo forte declino. Era dal 13 giugno 2022 che il mercato non segnava una giornata cosi decisa di liquidazioni di posizioni ”long” e per vedere il trend al rialzo, ci vorrebbe una situazione analoga ma speculare, ovvero un gran numero di liquidazioni di posizioni “short” con un dimensionamento simile a quello di pochi giorni fa, sia in termini di quantità (almeno 350-400 milioni), sia in termini di rapporto con le posizioni opposte (meno della metà quelle long liquidate).
Nell’ambito della finanza tradizionale stiamo assistendo alla continua ascesa del dollaro che nella sua costante salita, non conosce ritracciamento e ha raggiunto, mentre scriviamo, la parità nei confronti dell’euro. Secondo i vertici della Fed, le notizie positive degli ultimi giorni non andranno a intaccare le decisioni della Banca Centrale che proseguirà nella politica fortemente restrittiva con un più che probabile rialzo dei tassi di 75 punti base. Non si ha la certezza che l’inflazione abbia raggiunto il picco, per cui rimane l’idea di un approccio aggressivo da parte della Banca Centrale.
E soffrono tutti i mercati…
-Mauro Masoni, analista finanziario The Rock Trading.
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