Settimana interlocutoria nel settore crypto
Settimana interlocutoria del settore crypto con alti e bassi che alla fine si sono compensati ed hanno determinato movimenti di pochi punti percentuali che, per il settore digitale, risulta assimilabile ad un nulla di fatto.
Ma la forza di questo periodo è ravvisabile nella resilienza con cui Bitcoin ha resistito tanto all’ennesimo aumento dei tassi – già scontato ampiamente del mercato ma che nel passato ha comunque creato scombussolamenti – quanto anche a notizie non sempre positive, confermando il suo stato di grazia anche in apertura del nuovo mese, dopo un gennaio davvero notevole per crescita e acquisizione di fiducia, oltre che per ritorno dei volumi.
Non hanno scalfito il trend ascendente in corso neanche le news provenienti dall’Europa e dalla Gran Bretagna dove entrambe le banche centrali, infatti, hanno alzato i tassi di interesse di 50 punti base. Nel caso della Bank of England i tassi sono saliti al 4%, con il decimo aumento consecutivo del costo del denaro, mentre per la Bce siamo al 3%.
Per entrambe siamo al livello più alto dal 2008.
EU e UK continuerà il rialzo dei tassi
La presidente della Bce ha previsto un un altro rialzo di 50 punti base nella prossima riunione di marzo e ha dichiarato che continuerà ad un ritmo costante per garantire il ritorno dell’inflazione verso l’obiettivo dichiarato del 2% nel medio termine. In aggiunta la Bce drenerà liquidità per 15 miliardi al mese da inizio marzo fino a fine giugno.
Considerando gli effetti poco incisivi della manovre economiche europee per i prezzi delle criptovalute, bisognerà attendere il 14 febbraio per comprendere i prossimi passi della Fed sulla base dei dati che saranno rilasciati circa l’inflazione Usa.
Bitcoin: cambiamento di trend?
Guardano ai trend di Bitcoin, se quello a lungo rimane ribassista ed è immediatamente ravvisabile osservando un grafico con poche competenze tecniche, al momento siamo al di sopra della media mobile a 200 periodi relativamente a Bitcoin ed Ethereum, mentre risulta prossimo obiettivo da raggiungere per Cardano, Solana e Polkadot che subiranno l’onta della resistenza al rialzo, ma che potrebbero rendere oggettivo il cambiamento di trend.
La correlazione tra Nasdaq e Bitcoin è nuovamente molto forte, con un coefficiente di 0,93 e gli indirizzi in gain di Bitcoin sono tornati ad essere un numero importante con oltre il 60% che, come abbiamo accennato settimana scorsa, presterebbe il fianco ad un piccolo ritracciamento derivante dalle prese di profitto.
A livello di liquidazioni non c’è troppo da segnalare, se non che, al momento è la giornata del 14 gennaio che domina e determina il trend attualmente in corso, quando sono state spazzate quasi 500 milioni di posizioni short
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