Bitcoin e Crypto al rialzo dopo i dati sull’inflazione, ma…
Dove staremmo oggi senza il dramma che ha contraddistinto la parte centrale di questa settimana? Tutto sembrava proteso al rialzo, con una serie di liquidazioni di posizioni short a fine ottobre che premevano al ribasso ed erano state scacciate dal mercato.
Con la speranza che poi a dicembre l’immancabile rally della finanza tradizionale si riverberasse nel settore crypto e riportasse tutto in alto. Forse è saltata la possibilità di rivedere i 30.000 per bitcoin a stretto giro, bisognerà attendere e dovremo aspettare che il tempo faccia il suo corso e aiuti a trasformare in cicatrici gli eventi tragici occorsi, allo scopo di dare consapevolezza circa gli interventi normativi da implementare immediatamente per tutelare i risparmiatori.
Tutte le nazioni che stanno cercando di regolamentare il settore mettono al primo posto la tutela dell’investitore retail, il quale deve essere protetto al massimo e sicuramente molto di più di quanto abbiamo visto negli ultimi mesi.
Rallenta l’inflazione ma FTX inibisce il positivismo
Comunque tralasciando volutamente quanto successo all’exchange FTX, allo scopo di non essere ridondanti e guardando quanto occorso nella giornata di ieri circa l’inflazione, con il dato proveniente dagli Usa che ha dato un forte impulso agli indici azionari, grazie all’aumento del 7,7% su base annua rispetto al +8,2% del mese precedente e al di sotto dell’8% delle attese.
La lettura rappresenta l’aumento più basso su 12 mesi dal gennaio scorso e ha restituito speranze agli investitori per un Fed pivot prima del previsto, ma soprattutto meno aggressiva.
Si pensa quindi ad un rallentamento dei rialzi alla prossima riunione Fed di dicembre, dopo che ha aumentato i tassi di 75 punti base nell’ultima riunione, i derivati sui Fed funds, per il prossimo meeting indicano un 85% di possibilità di vedere solo un più 50 punti base.
Se così fosse, avremmo benzina per la classica salita di fine anno che andrebbe a coinvolgere il settore crypto, esattamente come successo negli ultimi due anni. C’è bisogno di ottimismo per alimentare le salite e qualsiasi trend, per prosperare, ha bisogno di essere innervato da dati positivi.
Scossa nel settore crypto
Guardando al settore crypto, lo scettro è nella mani dei ribassisti; l’evidenza si può rinvenire guardando il grafico delle liquidazioni, con le ultime giornate che hanno eliminati le posizioni long che stavano entrando in leva convinte della prossima salita; ci vorrebbe una situazione opposta o simile a quanto successo il 25 e 26 ottobre con le posizioni short spazzate dalla salita dei prezzi.
Nessuna informazione, analisi o altro materiale in questo articolo costituisce una sollecitazione a vendere o ad acquistare prodotti finanziari e/o strumenti finanziari, né tantomeno costituisce una forma di consulenza in materia di investimenti, tanto meno idonea a fornire le basi per una qualsivoglia decisione di investimento. L’investimento in criptovalute è ad alto rischio.
